48.Primo appuntamento della XXI edizione de "La Cultura in cammino" con Andreina Moretti e Anna Graziosi
"Amore & Amicizia": binomio rosetano -
ROSETO. Slittata di una settimana per le note vicende meteo e non solo, l’edizione invernale della “Cultura in Cammino” organizzata dalla Cerchi Concentrici Promoter di William Di Marco, ha offerta una serata come al solito attraente per chi ama queste storie.
Protagoniste Andreina Moretti, con i suoi cinquanta concorsi letterari in due anni, e Anna Graziosi, scrittrice e pittrice autodidatta. E giù con le loro vicende umane, che fanno tanto “territorio” nel senso nobile del termine. William Di Marco è infatti riuscito ad ottenere da queste donne rosetane il meglio che può dare, appunto, un “territorio”. Che è fatto storicamente di emigrazione e riscatto sociale, anche se – avverte William – nulla è dato per sempre, nemmeno il benessere.
Quel benessere che Andreina ha ricercato dentro di se, con la letteratura e la fede, e poi ha riversato come un fiume in piena nella sua produzione poetica e di racconti. Che Anna Graziosi aveva invece in fieri già quando, giovane di campagna, portava al pascolo le pecore e rimirava i colori della natura che poi – persino con le sole dita – ha riprodotto su tele di un descrittivismo pittorico eccezionale.
Ecco allora i loro libri, che potete vedere nelle locandine riprodotte. Ma ecco soprattutto le loro storie. Che per Anna son passate anche dalla Svizzera e, dal 1978, dal Lido Smeraldo del lungomare di Roseto che tutti conoscono. Ecco allora quei riferimenti Leopardiani impliciti di Andreina e quell’ottimismo generazionale di Anna, figlia della guerra.
Due espressioni artistiche molto diverse, ma accumunate da un “dato” umano che fa tanto Roseto. Quel dato autobiografico così diverso e così uguale, che traspare tutto dalla sala “Pia Marta”, sede storica degli incontri della Cerchi Concentrici. “Amore & Amicizia”, quei valori che qui a Roseto, se hai un minimo di sensibilità, palpi come fossero caldo fiato a pelle nuda.
“Quando dipingo mi scordo pure di cucinare”, dice Anna. E questa frase vuol dir tutto per chi ricorda cosa voleva dire “cucinare” per una donna della sua età. Cucinare: un atto d’amore. Nelle parole di queste donne, nelle domande di William che le conosce bene, esce, per chi sa udirlo, l’esprit rosetano. Ed è bello respirarlo. (Da Controaliseo del 26-01-2017 di Ugo Centi)