Disponibile Chorus n° 126 di novembre 2021 sia sul Web che in edicola
Il saggio breve di questo numero è dedicato a "Siamo ancora figli dell'Illuminismo" – Il secolo dei lumi fu un periodo di grandi sconvolgimenti e mutamenti intellettuali. Nacquero i veri presupposti della contemporaneità, anche se di uguaglianza verso le donne ancora non si parlava. A seguire Ugo Centi, direttore del sito Web 'Controaliseo' parla di un tema molto interessante "La cultura non ci abbandona, anche in Abruzzo" – Pure in tempi di pandemia o, si spera, post-pandemia, qui e là torna a spuntar l'interesse per i temi dell'arte, della filosofia, della natura, in poche parole, dell'humanitas. Infine lo storico Mario Giunco si sofferma su "L’importanza delle coccole. Anche a scuola" – Che dire poi della ‘didattica a distanza’ sviluppata con il computer, un medium freddo? A chi tiene un cucciolo di cane o di gatto in casa l’etologo consiglia di vezzeggiarlo. Lo stesso, ancor di più, vale per il sano sviluppo del cucciolo umano. Il Cinguettio di questo numero è: «Il grande Ennio Flaiano aveva capito già da tempo come la nostra democrazia fosse per buona parte bloccata da contraddizioni di tipo ideologico. Un suo famoso aforisma recitava: "In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti". Purtroppo siamo ancora fermi a quei tempi».
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