Giorno del Ricordo 2021
Cosa successe tra il 1943 e il 1946 ai confini orientali dell'Italia? Perché, a guerra finita, ci furono ancora uccisioni e deportazioni, come se il conflitto fosse ancora in essere? Che cosa sono le foibe e la tragedia che per tanto tempo si è celata intorno a questa tragedia? Perché la violenza comunista fu per molti anni nascosta agli occhi dell'opinione pubblica e anche degli storici? Sono tante le domande che nascono quando si tratta di affrontare la questione triestina-istriana-dalmata, con le migliaia di morti inghiottite in queste fosse comuni e le centinaia di migliaia di esuli che furono costretti a lasciare le loro terre, i loro affetti e i loro averi, senza che l'Italia li considerasse dei veri cittadini, come quelli che vivevano dentro i confini patri. Parlare nel "Giorno del Ricordo" delle foibe, oltre a invitare a percorrere un approfondimento di tipo scolastico-universitario, è un dovere per gli storici e gli storiografi che non possono tralasciare una parte così importante della nostra identità culturale e territoriale. Ecco perché ancora una volta l'associazione Cerchi Concentrici Promotor ha posto l'accento su questo dramma, diffondendo il più possibile l'approccio storico nelle Scuole Superiori e negli atenei abruzzesi.