È in edicola e sul Web Chorus 102 di novembre 2019
Il numero si apre con una riflessione su una importante ricorrenza: "1989-2019: trent'anni dall'abbattimento del Muro di Berlino. Così l'ultimo totalitarismo dal volto disumano spirò, almeno in Europa" – Quando venne giù il simbolo del comunismo sovietico, eretto come "protezione antifascista", crollò un mondo. Vennero alla luce non solo tutte le contraddizioni di un regime, ma anche una diffusa povertà, eletta fino ad allora come modello di conquista sociale avveniristico e solidale. A seguire due articoli di Ugo Centi, direttore di Controaliseo. Il primo è «Roseto come sta a "consumo di suolo"?» – Nella nostra città, nonostante le dimensioni non da metropoli, moltissime persone abitano ormai sull’asse della statale 150 (Voltarrosto, S. Giovanni, S. Lucia). Nelle ore di punta si genera un pendolarismo patologico. Il secondo: «La cultura come autoterapia» – C’è una voglia di esprimersi, di rappresentarsi, di trasmettere le proprie sensazioni. Alcuni la chiamano “cultura”, parola che vuole dire tutto e niente. Poi un tema di attualità: «Riduzione dei parlamentari. L'ipocrisia del Movimento 5 Stelle, del Partito Democratico e dei politici servili» – Chi vuole riformare la nostra Costituzione, il nostro bicameralismo (im)perfetto, il numero dei nostri rappresentanti con noi trova i portoni aperti. Ma chi vuole fare il furbo rimane un poveretto che verrà spazzato dall'onda lunga della nemesi storica. Infine la chiusura dedicata all'ambiente: «Greta e gli sgretolati» – Gli adulti stanno negando il futuro ai ragazzi? I giovani sapranno fare ancora meglio, a condizione che si mettano a studiare, a lavorare, a fare ricerca e a dedicarsi alle innovazioni tecnologiche.
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